Il Pentagono ha condotto una campagna segreta anti-Vax nelle Filippine, censurando gli americani che criticavano le vaccinazioni anti-COVID

Nel 2021, il Pentagono ha condotto una campagna di propaganda segreta per screditare il vaccino Sinovac COVID-19, prodotto in Cina, nelle Filippine. L’indagine della Reuters, pubblicata venerdì, ha rivelato che la campagna aveva l’obiettivo di contrastare quella che gli Stati Uniti percepivano come la crescente influenza cinese nelle Filippine. Questo avveniva mentre il governo degli Stati Uniti assicurava agli americani che i vaccini COVID-19 erano “sicuri ed efficaci” e censurava i critici, accusandoli di diffondere “disinformazione.”

Sinovac è stato il primo vaccino COVID-19 disponibile nelle Filippine nel 2021, mentre i vaccini delle aziende statunitensi come Pfizer e Moderna sono arrivati solo a metà del 2022. La campagna mirava a seminare dubbi sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini e altri aiuti salvavita forniti dalla Cina, utilizzando account internet falsi che impersonavano cittadini filippini, trasformandosi successivamente in una campagna anti-vax.

Iniziata nella primavera del 2020, la campagna si è estesa oltre il sud-est asiatico e si è conclusa a metà del 2021. Una parte fondamentale della strategia era amplificare la tesi controversa secondo cui i vaccini contenenti gelatina di maiale potevano essere considerati proibiti dalla legge islamica.

Gestita dalla base aeronautica MacDill di Tampa, in Florida, la campagna era basata sui principi della guerra psicologica. Il personale militare e gli appaltatori statunitensi utilizzavano account anonimi su X, Facebook e altri social media per diffondere il messaggio anti-vax. La struttura rimane una “fabbrica di propaganda clandestina” del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

Reuters ha identificato almeno 300 account falsi su X – ex Twitter – creati nell’estate del 2020, che promuovevano lo slogan #Chinaangvirus, che in tagalog significa “La Cina è il virus”. Questi account generavano tweet che mettevano in dubbio non solo il vaccino Sinovac ma anche altre misure pandemiche come mascherine e DPI.

Gli account avevano “decine di migliaia di follower durante il programma”, e il messaggio arriva in un momento di alto scetticismo sui vaccini nelle Filippine, con il presidente Rodrigo Duterte che minacciava di arrestare i non vaccinati. Duterte aveva chiesto e ottenuto l’accesso prioritario a Sinovac.

Questa campagna “anti-vax” è stata lanciata dal governo statunitense mentre contemporaneamente finanziava sforzi di psicologia comportamentale per aumentare l’adesione ai vaccini COVID-19 e altre misure di salute pubblica negli Stati Uniti.

Un alto funzionario del Dipartimento della Difesa ha confermato l’impegno dell’esercito americano in una propaganda segreta per screditare il vaccino cinese nei paesi in via di sviluppo, ma ha rifiutato di fornire dettagli. Un portavoce del Pentagono ha indicato che sono state utilizzate “una varietà di piattaforme” per contrastare gli attacchi di influenza maligna rivolti agli Stati Uniti, ai loro alleati e partner, in risposta a una “campagna di disinformazione” cinese che incolpava falsamente gli Stati Uniti per la diffusione del COVID-19.

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