Cari amici buongiorno e buona Domenica del Signore. Mi auguro di cuore che stiate bene in salute fisica, mentale e spirituale.
I concetti “Costituzione”, “Democrazia”, “Diritti” e “Libertà”, sono paragonabili a “divinità laiche”, di fronte a cui dobbiamo prostrarci acriticamente ed eternamente, che non si possono contestare e rinnegare, pena l’accusa immediata e la condanna certa per vilipendio delle fondamenta della nostra presunta civiltà e violazione delle indiscusse se pur mutevoli leggi vigenti; così come in parallelo subiremmo l’ostracismo perché verremmo criminalizzati quali nemici manifesti dello Stato di diritto e dell’Ordine costituito.
I “Principi fondamentali” della Costituzione sono sacri, perfetti, immodificabili. Poco importa che la Costituzione sia stata imposta dalle potenze vincitrici all’Italia, costretta a una resa umiliante.
Che sia il frutto avvelenato del compromesso tra la Democrazia Cristiana filo-americana di Alcide De Gasperi, nato cittadino austriaco, membro del Parlamento dell’Impero austriaco, poi del Regno d’Italia, infine primo Presidente del Consiglio della Repubblica italiana; e tra il Partito Comunista filo-sovietico di Palmiro Togliatti, un “traditore della Patria” che, nel suo intervento al XVI Congresso del Partito Comunista dell’Unione Sovietica nel 1930 a Mosca, ripudiò l’Italia e oltraggiò gli italiani:
«È motivo di particolare orgoglio per me l’aver abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica. Io non mi sento legato all’Italia come alla mia Patria, mi considero cittadino del mondo, di quel mondo che noi vogliamo vedere unito attorno a Mosca agli ordini del compagno Stalin. È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere diecimila volte più del migliore cittadino italiano».
Il secondo “totem dell’era contemporanea” è la “Democrazia”. Ebbene, grazie o a causa della democrazia l’Italia si è ridotta a uno Stato ingovernabile con 68 governi in 76 anni, con una media di 1 anno e 1 mese di permanenza al potere di ciascun governo; mentre il mito della “sovranità popolare” è degradato nella dittatura della “partitocrazia consociativa”, nel cui seno la maggioranza e l’opposizione si spartiscono il potere e soprattutto il fiume ininterrotto di denaro pubblico.
Gli altri due “idoli irrinunciabili” della nostra civiltà decaduta, i “Diritti” e la “Libertà”, si sono tradotti nell’arbitrio della Magistrocrazia e nella morte della Giustizia; così come hanno scardinato le fondamenta della costruzione sociale, l’istituzione della famiglia naturale e la cultura della rigenerazione della vita; hanno smantellato il principio dell’autorità e diffuso il caos sociale; mentre il dilagare del relativismo valoriale ha finito per mettere sullo stesso piano il vero e il falso, il bene e il male, il buono e il cattivo, il giusto e l’ingiusto, il bello e il brutto.
Nel contesto dell’ossequio incondizionato e della reale sottomissione alla Costituzione, alla Democrazia, ai Diritti e alla Libertà si sono perpetrati i crimini epocali di ridurre l’Italia ricca in italiani poveri; della condanna all’estinzione del popolo italiano, a cui seguirà la sostituzione etnica e l’islamizzazione demografica; della decadenza della nostra civiltà per la perdita della certezza e dell’orgoglio di chi siamo sul piano della nostra fede, radici, identità, valori e regole; del collasso dello Stato che ha tradito il “patto sociale” con i cittadini, del tutto incapace di salvaguardare la vita, tutelare la sicurezza, difendere i confini, garantire un futuro migliore ai giovani.
Ebbene, è arrivato il momento di dire: «Basta!». È ora di ribellarci alle “divinità laiche”, ai “totem dell’era contemporanea”, agli “idoli irrinunciabili”. È ora di rimettere radicalmente in discussione la Costituzione, la Democrazia, i Diritti e la Libertà. È ora di riscoprire, recuperare e far propri i principi e i valori che ci consentiranno di realizzare il miracolo della nostra salvezza, riscatto e rinascita, presenti nella cultura delle Regole, della Responsabilità, dei Doveri e del Sacrificio. È ora di fortificarci dentro per gettare delle solide fondamenta nella costruzione di un’Italia qualitativamente migliore.
Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Casa della Civiltà
Domenica 17 marzo 2024
La Casa della Civiltà è un’Associazione di Promozione Sociale (APS), fondata da Magdi Cristiano Allam nel 2021.
Promuove la “Federazione di Comunità locali”, nel contesto dell’Italia elevata a “nostra amata Patria”.
Organizza un percorso di Formazione culturale, Mobilitazione civile e Azione politica costruttiva, per dare certezze sul piano dell’informazione responsabile, fortificare gli animi, infondere determinazione, con l’obiettivo di far rinascere la nostra civiltà decaduta, salvare gli italiani dall’estinzione demografica, riscattare lo Stato collassato, trasformando l’Italia nel Paese numero 1 al Mondo per la qualità della vita.
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