MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Il macro fagocita il micro: così l’Italia muore”

Cari amici buongiorno e buon inizio di settimana. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.

L’Italia è la Patria della micro-dimensione. In Italia il 75% dei Comuni ha meno di 5 mila abitanti, e il 90% del sistema di sviluppo si sostanzia delle micro, piccole e medie imprese.

Ebbene, negli ultimi trent’anni registriamo il collasso dello Stato e dell’economia proprio a causa della fagocitazione della micro-dimensione nella macro-dimensione.

La morte della Giustizia, in parallelo alle cause intrinseche al degrado della Magistratura ideologizzata e politicizzata che ha accumulato uno strapotere sostituendosi e prendendo il sopravvento sui poteri legislativo ed esecutivo, al discredito del sistema giuridico fazioso, arbitrario, inefficiente e vessatorio, è connotata dal drastico taglio dei tribunali.
Con il decreto legislativo del 7 settembre 2012, n. 155 di revisione delle circoscrizioni giudiziarie (cosiddetto “taglia-tribunalini”), che da attuazione alla delega al Governo attribuita dalla legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148 del 2011, per ridurre significativamente la spesa pubblica, è stata decisa la soppressione di 31 tribunali, 31 procure, 220 sezioni distaccate di tribunale, 667 uffici dei giudici di pace (Disegno legislativo n. 156/2012).

La Sanità pubblica è collassata a seguito della chiusura di circa 400 ospedali negli ultimi 20 anni, con la perdita di 120 mila posti letto, e la riduzione del personale ospedaliero, medici e infermieri, di 45.783 unità.
Questa decisione fu presa sempre per ridurre la spesa dello Stato. Il dato che ci fa toccare con mano il livello dello sfacelo e della corruzione presente nella Sanità pubblica, è il costante e inarrestabile aumento del costo della Sanità nonostante il drastico calo degli ospedali, dei posti letto e del personale ospedaliero. Tra il 1998 e il 2018 la spesa per la sanità pubblica, in valore assoluto, è aumentata da meno di 60 miliardi di euro (a prezzi correnti) a 115,4 miliardi di euro, quasi il doppio.

Secondo il Ministero dell’Istruzione e del Merito in Italia negli ultimi 10 anni sono state chiuse oltre 2.600 scuole, solo nel segmento delle scuole dell’infanzia e primaria (alunni tra 3 e 11 anni). E nei prossimi cinque anni si può stimare che ne chiuderanno almeno altre 1.200, tra statali e paritarie. Secondo le stime dello stesso ministro Valditara – fra dieci anni dai 7,4 milioni di studenti del 2021 si scenderà a poco più di 6 milioni, al ritmo di 110-120.000 ragazzi in meno ogni anno.

Nel 2023 sono stati chiusi 826 sportelli bancari. Alla fine del 2022 gli sportelli chiusi erano stati 677. Questo significa che in due anni sono stati chiusi più di 1.500 sportelli. Un quarto del territorio nazionale, con una superficie che supera quella di Lombardia, Veneto e Piemonte, è stato abbandonato dalle banche. Aumenta anche il numero di persone che non hanno accesso ad una filiale nel Comune di residenza: sono 362 mila in più rispetto ad un anno fa. Sei milioni di persone, invece, vivono in comuni dove è rimasto un solo sportello e rischiano così di trovarsi a breve tagliati fuori dai servizi bancari.

In parallelo alla scomparsa delle piccole imprese, banche, tribunali, ospedali e scuole, spadroneggiano le grandi imprese e banche, mentre i grandi tribunali, ospedali e scuole sono sempre più ingestibili, onerosi, corrotti e inefficienti. Ad aggravare il manifesto degrado è la nostra sottomissione a leggi e regolamenti europei e internazionali, del tutto in contrasto con il bene primario degli italiani e l’interesse supremo dell’Italia.

Così come la rinascita dell’Italia dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente avvenne grazie alla vitalità della micro-dimensione dei monasteri benedettini e dei Comuni, ugualmente oggi la rinascita dell’Italia potrà realizzarsi a partire dalla mobilitazione e dall’azione della micro-dimensione delle Comunità locali e delle micro-piccole e medie imprese che producono beni e servizi dell’economia reale.

Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Casa della Civiltà

Lunedì 11 marzo 2024

La Casa della Civiltà è un’Associazione di Promozione Sociale (APS), fondata da Magdi Cristiano Allam nel 2021.
Promuove la “Federazione di Comunità locali”, nel contesto dell’Italia elevata a “nostra amata Patria”.
Organizza un percorso di Formazione culturale, Mobilitazione civile e Azione politica costruttiva, per dare certezze sul piano dell’informazione responsabile, fortificare gli animi, infondere determinazione, con l’obiettivo di far rinascere la nostra civiltà decaduta, salvare gli italiani dall’estinzione demografica, riscattare lo Stato collassato, trasformando l’Italia nel Paese numero 1 al Mondo per la qualità della vita.

Per aderire alla Casa della Civiltà inviate una e-mail a adesioni@casadellacivilta.it ; o inviate un messaggio tramite Sms o Whatsapp a Marialuisa Bonomo, assistente personale di Magdi Cristiano Allam, al suo numero 335.234430. Trovate tutte le informazioni sul sito www.casadellacivilta.com

Chi fosse interessato a ricevere tramite e-mail “Il Notiziario” quotidiano con gli articoli pubblicati dalla Casa della Civiltà invii una mail a comunicazione@casadellacivilta.it, indicando nome e cognome, data di nascita, Comune di residenza, professione, cellulare, e-mail.

1 commento su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Il macro fagocita il micro: così l’Italia muore”

  1. Eccellente quanto spietata esposizione della situazione reale del paese, perseguita pervicacemente da oltre 30 anni.
    Aggiungiamo anche la sostituzione del reale con il virtuale: è vero che sono scomparsi molti sportelli bancari ma soprattutto perché si ha una sempre maggiore diffusione dell’home banking, il che comporta la minore necessità di personale fisico nelle banche.
    La stessa cosa sta avvenendo con le casse ai supermercati: vi sono sempre più casse automatiche e quindi le cassiere non servono più.
    Non si perdono solo posti di lavoro: si perde il rapporto umano che prima si creava con l’impiegato della banca o con la cassiera del negozio.
    Riuscire a recuperare la micro dimensione significherà anche riportare al centro i rapporti umani. La Casa della Civiltà è già sulla buona strada e credo che se continueremo mettendo i piedi dove li mette Magdi ce la faremo!

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