Carissimi Amici buongiorno. Questa mattina leggo:
«Si nascondono dietro il clima per coprire la loro incuria». Abbinata al titolo sulla pagina del quotidiano “La Verità” troneggia una foto del presidente della Regione Emilia -Romagna, Stefano Bonaccini. Poco più sotto leggo, che un tale Andrea Ganassi, deputato Pd, lo propone come commissario straordinario per l’emergenza. È evidente che questi politicanti non conoscono il significato della parola: pudore.
Rifletto:
Nei primi venti giorni del mese di maggio la nostra amata Regione è stata colpita dal maltempo e stando alle previsioni, è purtroppo ancora in corso. Sono stati compromessi 42 comuni di cui 24 in modo grave, e per grave intendo completamente alluvionati. I danni materiali a case, terreni, allevamenti, sono ingenti, si parla di miliardi di euro, gli sfollati sono 20.000 e ci sono ancora persone disperse, ma quello che mi rimane stampato davanti agli occhi è il numero quattordici. Quattordici sono le persone che hanno perso la vita. La vita è un dono, un bene prezioso incalcolabile non paragonabile alle perdite materiali.
Ieri Francesca Giordano ricercatrice dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha dichiarato che «Siccità e alluvioni sono la faccia della stessa medaglia» e che queste situazioni devono essere affrontate «riducendo il danno da una parte, nel caso di bombe d’acqua e immagazzinare la risorsa idrica, attraverso la creazione di nuovi invasi, per poi utilizzarla quando serve».
Bene.
Il “Consorzio della bonifica Burana” gestisce un territorio esteso per 242.521 ettari, dal versante settentrionale dell’Appennino tosco-emiliano fino all’Oltrepò mantovano.
Conta oltre 160mila consorziati e ha sede a Modena in quanto coinvolge quasi tutti i comuni della provincia. Questo significa che ogni possessore di beni immobili, dal piccolo appartamento ai terreni, versa annualmente una tassa denominata Burana, negli ultimi tempi triplicata. Ironia della sorte vuole che questa tassa debba essere pagata entro la fine del mese di maggio. Il denaro versato dai cittadini dovrebbe coprire le spese per il funzionamento dei compiti del Consorzio.
Il sistema di bonifica del territorio è impostato così: quando l’acqua è troppa il Consorzio la allontana attraverso il complesso sistema di canali e altre opere di bonifica, le acque di pioggia vengono allontanate dalle campagne e dalle città per essere poi recapitate ai fiumi e infine, al mare. Solo mantenendo l’efficienza dei canali, delle casse di espansione e degli impianti idrovori si può limitare il rischio di ristagni e allagamenti.
Quando l’acqua è poca il Consorzio la trattiene. Durante la stagione estiva, nei periodi di siccità, il sistema dei canali di bonifica viene gestito come un articolato contenitore d’acqua in grado di trattenere e distribuire all’agricoltura e all’ambiente piogge anche modeste e apporti idrici dai fiumi.
Toh, è esattamente ciò che ha suggerito ieri Francesca Giordano nelle sue dichiarazioni, da me peraltro condivise.
C’è una frase di un politico onnipresente della prima Repubblica che ricorre spesso “A pensare male degli altri si fa peccato ma spesso si indovina…»
Trascuratezza, incuria, malafede?
Non mi interessa. Sono morte quattordici persone e i dispersi non sono ancora stati trovati. Non ci sono scuse perché quando la natura presenta il conto, poi paghiamo con le lacrime. Questi consorzi che succhiano denaro ai cittadini, non devono essere solo stipendifici ma devono dare i servizi per i quali sono stati creati, altrimenti non servono a nulla.
L’Emilia Romagna ha una storia lunga, noi discendiamo da gente semplice, che ha coltivato i campi e allevato figli. Siamo quel pezzo di terra dove la comunità si è rimboccata le maniche, sempre.
Questa è la terra dove sono nate la Ferrari, la Lamborghini, la Maserati. È la terra del Parmigiano Reggiano, del lambrusco, dell’aceto balsamico e del prosciutto. È la terra delle ceramiche, delle Moto Ducati, e dei maglifici. È la terra che ha dato i natali a Luciano Pavarotti, Mirella Freni, Gianni Morandi, Zucchero, Vasco Rossi e Ligabue. È la terra che dopo un terremoto devastante ha dovuto rialzarsi con le proprie forze perché lasciata sola. Non ci spaventa lavorare, voi dateci pietre e noi vi costruiamo cattedrali. Ai politici che si stanno alternando a suon di sgomitate per accaparrarsi l’ennesima nomina di cariche non necessarie e assoggettati al potere della grande finanza speculativa e alla sgangherata Unione Europea, nessun rispetto, tutto il nostro disprezzo.
Siamo Emiliani-Romagnoli, ci risolleveremo anche questa volta.
«Con l’aiuto del Signore, insieme ce la faremo». (Magdi Cristiano Allam)
Susanna Romani
Grazie Susanna, condivido ogni parola ! È vero paghiamo la tassa di bonifica qui si chiama in altri modi ma è sempre una tassa di Bonifica.
Lèggevo proprio stamattina che qui in Veneto quando nel 2010 abbiamo subito lo straripamento dei fiumi tra Vicenza e Padova gli invasi di raccolta sono stati la nostra salvezza, l’acqua è arrivata lo stesso, solo in alcuni punti, con danni ai piani terra ma nessun morto!!! Sarebbe bello condividere il tuo messaggio, per rendere giustizia a chi lo merita, i 14 morti ??grazie un grande abbraccio
Carissima Graziella ho letto che nel 2010 in Veneto sebbene fossero straripati i fiumi, gli invasi avevano contenuto i danni. Noi non contestiamo il pagamento della tassa ma il fatto che non vengano eseguiti i compiti per i quali la versiamo. Uno su tutti la pulizia dei fiumi. L’Emilia Romagna ha un terreno fragile perché composto da molti canali ed è innegabile che qui si sia costruito molto. Per questo necessita di un continuo monitoraggio. Utilizzassero quel denaro per fare in modo di non vivere queste tragedie ogni volta. Aggiungo che non vogliamo essere compatiti, ma tu hai visto qualche politico aprire la bocca in questi giorni? Si stracciano le vesti per gli immigrati clandestini che muoiono disumanamente intorno alle nostre coste. Non una parola sui romagnoli morti nelle loro case. La vita non è forse ugualmente preziosa per tutti?
Grazie per il tuo sostegno. Se vuoi condividere l’articolo puoi farlo tranquillamente. Non ho offeso nessuno. Ho detto semplicemente la verità. Ricambio l’abbraccio. A presto!
Grazie Susanna, brava, non provano nessuna vergogna non solo per aver rubato sulla sicurezza del territorio, ma per aver dato la colpa al clima, che indegna speculazione! I cittadini oltre a subire, soffrire e morire per colpa dei politici corrotti vengono anche presi in giro.
Grazie a te Elio. Sì oltre il danno la beffa. Tipico di chi mette davanti al bene comune e alla vita (degli altri) la propria ambizione sfrenata, il denaro, la brama di onnipotenza e la speculazione. Dimenticano troppo spesso che c’è una parte della vita che rimette tutti allo stesso livello: la morte. Forse per questo quei 5 o 6 “fenomeni” di cui tutti conosciamo i nomi si stanno arrabattando per cercare la “soluzione” alias qualcosa che li faccia vivere più a lungo perdendo di vista che non è la quantità degli anni ma la qualità di come si vivono, che esiste una giustizia al di sopra delle parti che pareggia i conti con tutti, nessuno escluso.
Abito al X Municipio di Roma, zona considerata R4 alto rischio idrogeologico, nonostante ciò, il Consorzio di Bonifica Litorale Nord, e l’amministrazione Capitolina rimbalzandosi le responsabilità, bivaccando in un continuo stato di immobilità…!
Carissimo Salvatore, che tristezza dover ammettere che tutto il mondo è paese. Ma dobbiamo impegnarci per smantellare questo sistema fatto di arroganza, opportunismo, corruzione. Lo possiamo fare dall’esterno unendo le nostre forze, con la formazione culturale, con l’informazione corretta con la consapevolezza che Roma non è stata costruita in un giorno ma che con la buona volontà pietra dopo pietra si può e si deve costruire un mondo migliore, per noi e per i nostri figli.
Grazie Andreina. In un certo senso il cittadino di Lugo di Romagna ha ragione. Il potere egemone e soffocante del PD in Emilia Romagna condiziona chiunque abbia iniziative individuali soprattutto per quanto riguarda le imprese. Ti mettono continuamente i bastoni tra le ruote. Qui è uso comune dire se non hai la “tessera di partito” non vai da nessuna parte. Un sistema marcio, corrotto radicato da anni. Cambiano i governatori ma non il modus operandi. È ora di dire “Basta”.
Grazie Susanna. Inutile dire che condivido ogni parola della tua riflessione. Ha ragione quando dici che questi politicanti non conoscono la parola pudore. Quello che maggiormente mi indigna è che continuano a pensare di poter fare impunemente quel che gli pare. Giusto ieri sera su una pagina social (se non ricordo male su fb) ho visto un video di un cittadino di Lugo di Romagna che certamente non si è sperticato in lodi verso Bonaccini ma dopo la sfuriata ha centrato il punto. Egli ha espressamente detto che tanto Bonaccini e tutti quelli del PD in Emilia Romagna possono fare quel che gli pare perché tanto il voto loro lo avranno comunque perché danno lavoro o magari contributi o altro e se ne fregano degli altri. Ecco. E’ questo il punto: le persone si lasciano trattare da servi. E questa è una mentalità che dobbiamo a tutti i costi cambiare. Bisogna tornare ad avere la spina dorsale dritta e farsi rispettare. Io insisto tutti i giorni in questo atteggiamento anche se qualcuno mi ritiene arrogante.
Anche noi abbiamo un Consorzio al quale annualmente si paga una tassa. A cosa serva esattamente questo consorzio non ne ho punto idea, visto che dopo l’ultima esondazione del fiume Oglio qui a Palazzolo fu il Comune ad alzare gli argini ed a creare delle zone di sfogo fuori dal centro abitato, mica il consorzio.
Ed è sempre il Comune che periodicamente si attiva per pulire il fiume, grazie alla Protezione Civile Comunale.
Sono i Comuni gli unici organismi che davvero possono essere vicini ai cittadini ed è giustamente da lì che dobbiamo iniziare il percorso di ricostruzione di un nuovo Stato.
Ed insieme, con l’aiuto di Dio, ce la faremo!
Grazie carissima Susanna per le preziose informazioni sulla realtà del Consorzio della bonifica Burana che, evidentemente, pur incassando tanti soldi, non ha adempiuto alla funzione di prevenzione dalle alluvioni. Queste ulteriori tasse indirette imposte ai cittadini, confermano la realtà dello Stato-truffa ormai collassato, come attestano anche le devastanti condizioni in cui si trovavano le popolazioni dell’Emilia-Romagna. La responsabilità del Pd è innegabile visto che il governo dell’Emilia-Romagna è sempre stato nelle mani del Partito Comunista ed ora dei suoi eredi del Partito Democratico di cui, guarda caso, il Presidente è proprio il Governatore della Regione Bonaccini. Ci auguriamo che gli emiliani e i romagnoli dicano finalmente “Basta” ed esigano un nuovo corso con adeguati investimenti per mettere seriamente in sicurezza il territorio.
Grazie a te Magdi, il primo “Basta” è il mio. Mi auguro che ne seguano tanti altri.