Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno
Venite, figli, ascoltatemi, vi insegnerò il timore di Dio.
Correte, finché avete la luce della vita,
perché non vi colgano le tenebre della morte”.
RB, Prologo, 8-13
Solitudine e silenzio
Nel grembo insanguinato della terra
Sul ricamo di rocce increspate
L’eco di una tenue supplica
Una cantilena di speranza
Sulla sacra via dei Salmi del cuore
Appannato dal dolore
Si perde fra i monti
Smarrita nell’acqua quieta
Pregna di antiche minacce
Memoria di terribili procelle
Di spaventosi obliati naufragi
Testimone della paura
Nunzia di inattesa salvezza
Nel mistero solenne del miracolo
Umili giacigli di pietra distesi
Nelle celle del Paradiso
Angoli di serena trepidazione
Litanie ripetute
Fervore di meditazione mistica
Luce splendente della vita
Unica irripetibile risposta d’amore
Nella mite oasi della preghiera
Cenere di corpi immolati al solenne
Trionfo dell’anima
Meta agognata
Sommo ultimo rifugio
Del perdono degli uomini
Cercavano
Sereni la pace dello spirito
I monaci di un tempo
Sulla parete incisa dal torrente
Cercavano
La voce del Sovrano
Delle terre e degli oceani
In questi luoghi abbarbicati alla roccia
Inaccessibili
Dove l’eco della preghiera
Degli umili
E il mormorio del vento
Veniva portato
Fra gli artigli delle aquile
Del vespro
A rifrangersi
Nella cantilena delle valli
Verso il dominio
Inesplorato del cielo