Ombre della notte (ascolta la POESIA con la voce dell’autore)

Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno

Mi piace la notte. Senza il buio, non vedremmo mai le stelle.
(Stephenie Meyer)

Ombre scure
Camminano per i selciati della città
Onde sinuose dipingono
Aspre solitudini
Cantilene di passi
Cure latenti
E morbide carezze di luce
Pensieri vagabondi
Vegliano ansiosi
Il letargo di vicoli spenti
E disegnano di angoscioso silenzio
Trepide assenze di vita
Raggi intrisi di fascino astrale
Affollano
La vaga soglia del sogno
E il gelido
Lontano
Distaccato profumo dell’abbandono
La dolce emozione della innocente
Favola bambina
Inonda di giovani
Limpide lacrime
Le guance cerulee
E il respiro stentato
Di angoli rabbuiati dal breve sonno della notte
Al tramonto della luna
Si accalca e sopravvive l’affanno
Di immagini del passato
Colorate di tenui rimpianti
Si perde piano quel senso di solitudine
Quel vivere segreto e rinnovato
Dei ricordi consueti
Sempre gli stessi
Preziosi sementi di vita
Riposti ogni volta nel forziere dello spirito
Tornerà
Senza tempo
Senza regole
Senza prevedibili sequenze
A illuminare il cammino
Il nuovo garrulo canto del giorno

***

La notte non è mai così nera come prima dell’alba ma poi l’alba sorge sempre a cancellare il buio della notte. 
Romano Battaglia, Notte infinita, 1989

La notte non è meno meravigliosa del giorno, non è meno divina; di notte risplendono luminose le stelle, e si hanno rivelazioni che il giorno ignora. 
Nikolaj Berdjaev, Nuovo Medioevo, 1923

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