La veletta (ascolta la POESIA con la voce dell’autore)

Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno

Entrava in classe
Con quel nobile incedere
Quasi una danza
La pelliccia
Il bastone con il manico di madreperla
Quel cappello elegante con la grande spilla di giada
La veletta nera
E quelle piume sottili a sfidare l’inverno padano
Era un rito
Quasi solenne
Lo spettacolo di quell’ingresso ripetuto
Uguale
Ogni giorno
Stavamo attenti ai particolari
Ad ogni piccolo mutamento
Come se quella cattedra fosse l’altare della chiesa
Quello della domenica
Mancavano solo le candele
Ci sono
Episodi che i bambini dimenticano
Nella nebbia del tempo
Come non fossero mai avvenuti
Solo quella
Vecchia pelliccia
L’odore di armadio e di termosifone
Quegli occhi vispi
Attenti
Teneri
Severi
La paura dell’interrogazione
Il sollievo di averla scampata
Almeno per un giorno
Mi danzano in mente
Fra gioiose immagini remote
Il bastone
Il manico di madreperla
La grande spilla di giada
La veletta
Il cappello nero
Le piume
Sempre davanti a noi
Sull’attaccapanni della signora maestra
E gli occhi lucenti di quella vecchia
Distinta
Amabile
Signora
Che ha dipinto di trepidazione
Di ammirazione
E di profondo rispetto
Quella mia infanzia lontana

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