Alleati e detrattori di Elon Musk sono coinvolti in una disputa per il ripristino del pacchetto retributivo da 56 miliardi di dollari destinato al CEO di Tesla, dopo l’annullamento da parte di un giudice del Delaware. Gli azionisti di Tesla stanno esprimendo il loro voto online prima dell’assemblea annuale del 13 giugno ad Austin, Texas, per decidere se approvare il contestato pacchetto retributivo del 2018, dichiarato illegale dal giudice. Tesla ha investito in pubblicità e ha creato un sito web per convincere gli investitori a votare a favore. I sostenitori di Musk realizzano video online e contattano gli elettori indecisi, mentre gli oppositori diffondono lettere congiunte contro il pacchetto. Questo voto riflette la fiducia degli investitori in Musk, una figura controversa ma con un seguito fedele. Musk ha minacciato di lasciare Tesla se non riceverà ulteriore compenso, con la sua attenzione divisa tra Tesla, SpaceX, X e Neuralink. Con un patrimonio netto di 191 miliardi di dollari, il pacchetto rappresenta un quarto della sua ricchezza. Gli azionisti avevano approvato il pacchetto nel 2018 con il 73% dei voti. La situazione solleva preoccupazioni sulla governance aziendale. Gli avvocati degli azionisti chiedono 6 miliardi di dollari in spese legali. Il consiglio di amministrazione propone anche di trasferire la sede di Tesla in Texas. Non è chiaro se il secondo voto sarà accettato dalla corte. I sostenitori di Musk considerano il pacchetto una promessa che Tesla deve mantenere. Musk ha raggiunto alcuni degli obiettivi di performance del 2018, aumentando la capitalizzazione di mercato di Tesla. La maggior parte degli investitori istituzionali non ha ancora dichiarato come voterà. I voti degli azionisti restano riservati a meno che non vengano resi pubblici. La scadenza per votare online è il 12 giugno, con i risultati previsti poco dopo l’assemblea del 13 giugno.