Cari amici buongiorno e buona Domenica del Signore. Mi auguro di cuore che stiate bene in salute fisica, mentale e spirituale.
Vi invito a pubblicare le vostre riflessioni sulle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e dei Sindaci e delle amministrazioni di 3.715 su un totale di 7.896 Comuni italiani, pari al 47,0%.
Due giorni fa abbiamo pubblicato l’insieme dei dati utili a conoscere la realtà di entrambe le elezioni.
Ieri ho pubblicato una mia riflessione, da cui si evince la mia scelta di non andare a votare né per il Parlamento Europeo né per i Comuni, pur nel rispetto di chi fa una scelta diversa e senza venir meno alla considerazione della bontà d’intenti di quei candidati che condividono gli stessi valori e sono animati da comuni obiettivi.
Le vostre riflessioni saranno molto utili a far crescere il livello della conoscenza e della consapevolezza, a far evolvere il sano confronto e a favorire una più solida costruzione dell’alternativa a cui aspira e per cui si impegna la Casa della Civiltà.
Questo invito è esteso anche agli amici esterni alla Casa della Civiltà, chiedendo a tutti di attenersi alle norme del rispetto della persona, del confronto documentato e dell’intento costruttivo.
Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Casa della Civiltà
Domenica 19 maggio 2024
La Casa della Civiltà è un’Associazione di Promozione Sociale (APS), fondata da Magdi Cristiano Allam nel 2021.
Promuove la “Federazione di Comunità locali”, nel contesto dell’Italia elevata a “nostra amata Patria”.
Organizza un percorso di Formazione culturale, Mobilitazione civile e Azione politica costruttiva, per dare certezze sul piano dell’informazione responsabile, fortificare gli animi, infondere determinazione, con l’obiettivo di far rinascere la nostra civiltà decaduta, salvare gli italiani dall’estinzione demografica, riscattare lo Stato collassato, trasformando l’Italia nel Paese numero 1 al Mondo per la qualità della vita.
Per aderire alla Casa della Civiltà inviate una e-mail a adesioni@casadellacivilta.it ; o inviate un messaggio tramite Sms o Whatsapp a Marialuisa Bonomo, assistente personale di Magdi Cristiano Allam, al suo numero 335.234430. Trovate tutte le informazioni sul sito www.casadellacivilta.com
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Per quanto concerne le europee dico di no, perché l’Unione Europea non ci rappresenta, e di questo abbiamo parlato abbastanza.
Per quanto riguarda le elezioni locali, non sono coinvolto, in quanto nel mio territorio non si vota. Tuttavia anche qui sarei più propenso per il no.
Vorrei fare una constatazione generica.
In via di massima, abbiamo molte persone nel modo occidentale che ritengono l’attuale sistema politico ormai inefficace e da ripensare fin dalle fondamenta: attivisti e politologi che si fanno portatori di idee di sistemi parecchio alternativi.
Si pensi alla bizzarra idea della “democrazia aleatoria”, ovvero basata sul modello di assemblee sorteggiate che sostituiscano (o almeno affianchino) quelle elettive.
Non è per niente un’idea affidabile, eppure in tutto l’Occidente le assemblee sorteggiate stanno spopolando.
Dal Canada, al Belgio, all’Irlanda, alla Polonia, alla Francia, in molti paesi queste assemblee ormai sono realtà consolidate.
Altro esempio.
Si pensi ai tempi della tragica epopea delll’ISIS, quando molti occidentali prendevano le armi per andare ad arruolarsi nelle milizie dei peshmerga curdi, allo scopo di contribuire alla lotta allo Stato Islamico
Molti lo facevano per idealismo politico: infatti ritenevano che valesse la pena persino rischiare la vita per difendere il modello amministrativo del Kurdistan, che è parecchio alternativo alle democrazie occidentali.
Il sistema politico del Kurdistan lo ha elaborato Ocalan, basandosi sul pensiero anarchico; esso è definito “confederalismo democratico”.
Ocalan, in carcere, ha studiato vari autori anarchici, principalmente le opere dell’americano Murray Bookchin; e ha plasmato un sistema basato sulla libera partecipazione delle persone in assemblee in tutto il territorio curdo: un sistema del genere è chiamato, per l’appunto, confederalismo democratico,
Quindi, se ne può dedurre che non sono in pochi qui in Occidente a ritenere questo attuale sistema non più ottimale: lo possiamo dedurre indipendentemente dalla bontà delle proposte alternative.
Infine vorrei fare un’osservazione molto personale.
Noi parliamo sempre di sistema marcio, ma se io non sono per niente un appassionato di politica è anche perché non vedo di buon occhio certe dinamiche delle competizioni elettorali, a mio parere caratterizzate da un proselitismo esasperato.
Mi riferisco principalmente alle elezioni locali.
Candidati che in campagna elettorale stringono mani o prendono bambini in braccio, persone che gridano con il megafono “vota e fai votare!” o attivisti che imbrattano muri con volantini, per non parlare delle promesse elettorali…
Questo solo per dirne alcune…
Personalmente riterrei molto bello se il momento in cui una comunità cittadina sceglie i propri amministratori sia maggiormente caratterizzato da cavalleria e signorilità, piuttosto che da queste dinamiche, a mio parere, non edificanti.
Inoltre sarebbe straordinario se i cittadini venissero coinvolti in maniera più sostanziale nel governo del loro territorio locale, piuttosto che essere presi in considerazione solo nel momento elettorale.
Perché ho scelto di accettare di candidarmi e perché andrò a votare
Ho letto di dati e sono cosciente che la nostra civiltà è decaduta e che è necessario ricominciare da zero. Ed è proprio questo su cui riflettevo quando a luglio 2023 sono stata contattata dal candidato sindaco della lista a cui partecipo ora.
Ci ho pensato molto.
Ho pensato e ripensato all’importanza che noi, come Casa della Civiltà, attribuiamo alle piccole comunità locali, i Comuni, alla loro gente, alle loro tradizioni, agli artigiani ed alle piccole imprese che risiedono sul territorio.
Ho valutato le persone che con me avrebbero condiviso questa “avventura” e solo dopo aver partecipato a qualche riunione ho capito che mi trovavo a fianco di persone che, come me, avevano a cuore davvero il loro territorio. Siamo un gruppo di persone che, a differenza di alcuni candidati delle altre liste presenti, avrebbero tutto l’interesse a restare comodamente seduti sul divano, non abbisognando di un posto in giunta per campare.
A gennaio ho quindi deciso di accettare la proposta di candidarmi che mi era stata rivolta a luglio 2023.
Ho voluto accettare la proposta di mettermi in gioco per le elezioni amministrative perché sono cosciente delle condizioni disastrose in cui versa il mio comune di residenza e, per esperienza, so perfettamente come si lavora quando ci si trova totalmente senza una direzione.
Ho capito che, con tutti gli altri e con i cittadini che ci sostengono, potevamo provare a mettere tutta la nostra competenza, il nostro cuore ed il nostro cervello a servizio del territorio, cominciando a cambiare le cose rimboccandoci le maniche ed affondare le mani nella latrina che è diventata il mio comune ed iniziare al svuotarla dello sterco che vi abbonda (perdonate l’espressione forte ma dipinge esattamente l’attuale situazione del comune, grazie anche all’opera di colei che rivestiva l’incarico di assessore ed ora si candida a sindaco come se gli ultimi cinque anni le fossero passati accanto senza sfiorarla).
Sono cosciente della disastrosa situazione del nostro Stato, ma sono altrettanto convinta che da qualche parte dobbiamo ripartire. Perché non ricominciare dai Comuni? Forse il mio è solo un sogno ma credo davvero che la speranza debba sempre essere l’ultima a morire.
Per quanto riguarda le Europee francamente non ho ancora deciso. Se ritirerò la scheda di voto lo deciderò solo dopo aver visto chi sono i candidati nella mia zona.
Andreina Trapletti, 20 maggio 2024
Buongiorno. Questa Europa preoccupa sempre di più poiché sempre di più la sua politica si delinea ‘politica dei mercati’ più che dei popoli, che sono esclusi dalla formazione delle decisioni e di fatto espropriati e alienati dalla democrazia. La politica è subordinata, come mezzo, all’economia e alla tecnologia, diventate il fine di sé stesse. Abbiamo un enorme problema di democrazia. Ma non lo vediamo, nonostante ne subiamo i modi con cui si esprime e si esercita su di noi e condiziona le nostre vite. Votare o non votare è un dilemma. La consapevolezza di quanto sopra esposto è controbilanciata dalla profonda preoccupazione per la nuova legislatura europea dopo il voto di giugno. Evidenzio due grandi questioni sul tavolo della politica e dell’economia in Europa: la guerra russo-ucraina e il patto di stabilità. In entrambe vediamo una guida franco tedesca che sul piano della guerra vuole portarci a un intervento diretto, mentre su quello dell’economia metterà nei guai il nostro Paese con una più severa austerità. Vediamo come molti politici del governo stanno già mettendo le mani avanti e proclamano a gran voce che i nostri militari, i nostri giovani non saranno mai inviati al fronte, ma come la metteranno quando, come al solito, c’è lo chiederà l’Europa? Mentre su quello dell’economia non si fermeranno le riforme più ambiziose, come la transizione digitale e quella verde, ma il patto di stabilità ci imporrà ulteriori restrizioni. Nell’impegno di ridurre debito e deficit si produrranno tagli a sanità, istruzione e altri settori di cui già si inizia velatamente a discutere. Anche i semplici risparmiatori saranno coinvolti e, trasformati in involontari investitori, dovranno mettere i loro risparmi e le loro liquidità a sostegno della crescita economica. Consapevole che il mio voto conterà poco o nulla, andrò comunque a votare, non perché creda in questa istruzione, ma proprio per arginare il suo strapotere, il suo potere ‘assoluto’ sulle nostre vite, condotte e destini, che noi tutti, sia chi sceglierà di votare, sia chi si asterrà, dobbiamo riconoscere e ammettere.
Buongiorno Magdi. Buongiorno a tutti voi. Visto che non devo votare per il Comune, devo ancora vedere chi potrebbe rappresentarmi alle Europee e comportarmi di conseguenza.
Sulle elezioni 2024 riflessioni. Premetto subito che neanch’io andrò a votare Alimentando l’astensionismo. Capisco chi nei comuni vota per candidati che conosce e vicini al nostro sentire e proposte. E fa bene. Vorrei fare però delle riflessioni e domande per tutti. Il sistema è marcio ed irriformabile e l’Europa, come è ora, anche di più. Quindi non votare è un motivo più che valido, di grande valore etico ideale ed umano. Oltretutto nessun partito o candidato ci rappresenta appieno. Il programma della Casa della Civiltà è il migliore che io abbia mai sentito il 71 anni. Constato però che l’area, il “popolo” dell’astensione non è un fronte né omogeneo né politico che ha una forza reale di impatto e decisione o influenza politica. Si va dal non votante di sempre, al non votante perché tanto sono tutti uguali, al non votante perché non ha vantaggi, al non votante perché nessuno mi rappresenta, al non votante perché così delegittima il sistema, eccetera eccetera. Insomma molte giustificazioni dove quella etica e morale è la più nobile accanto ad altre tutt’altro che partecipative. Ognuno semmai vorrebbe una lista propria e candidati Santi, senza però muovere un dito, anzi aspettandosi che vengano dall’alto dall’Empireo della conoscenza e Sapienza ed anche gratis. Almeno finché non si apriranno i Cieli e scenderà la Colomba ad indicare la via ed il prediletto divino, dovremmo temo arrangiarci con la miserie che c’è, i mezzi poveri che abbiamo, formali ma unici in una democrazia formale e non sostanziale, ma che è il sistema peggiore esclusi tutti gli altri. Allora lasciare che le cose avanzino perché nonostante l’astensionismo saranno sempre quelli eletti a decidere e perpetuare la degenerazione, perché per mobilitarci non far conoscere a molti la nostra proposta politica ed etica ed umana per la vita migliore anche con una nostra lista che propaghi le idee giuste ed aiuti il miracolo, che non apparentata a NESSUNO si ritagli e conquisti lo spazio per permettere di verificarsi del miracolo che ASPETTIAMO? Questo è essere realisti. È anche un prendere slancio, anche per finanziarsi dal basso, chiarendo subito che la missione nostra non è riformare il marcio, MA RICOSTRUIRE IL NUOVO DOMANI, FARE NUOVI CIELI E NUOVE TERRE?
I giovani sono attratti dal nuovo,dall’idea grande e bella, dai grandi confini dell’orizzonte da percorrere,da quello che potranno avere di meglio e di vita migliore qualitativa e quantitativa. Aiutiamoli e facciamo conoscere il futuro migliore che sappiamo e vediamo possibile. Non lasciamoli vagare In utopistiche Città del sole dove tutto è controllato e comune è frutto solo di appagamenti momentanei e sincretismi quanto mai deleteri, di stravolgimento della realtà e di quello che è la natura umana. Questo è quanto stanno attuando col Nuovo Ordine Mondiale a cui diciamo no in nome della unicità dell’essere della vita del libero arbitrio e della Casa della Civiltà.
Buon pomeriggio a tutti. Io rivendico il sacrosanto diritto di non andare a votare senza dovermi sentire in colpa o sotto accusa da chi punta il dito con tono perentorio che bisogna votare in quanto “dovere civico e morale”, che è praticamente la stessa frase che mi è stata rivolta in passato con l’imposizione dittatoriale dell’inoculazione del pseudo vaccino contro il covid, il quale non solo non proteggeva ma faceva ammalare e morire di più. In questo caso la mia scelta di non recarmi alle urne è legata alla chiara convinzione che andando a votare non risolvo il problema dell’apparato putrido soffocante di cui è impregnata la politica nazionale ed europea.
Ho aderito alla Casa della Civiltà per contribuire a un sano cambiamento che non può certamente avere luogo all’interno di un sistema marcio e corrotto, dove tutte le rappresentanze politiche si uniformano in un unico blocco monolitico sotto l’egemonia del pensiero unico. Votare al giorno d’oggi con queste premesse non farebbe la differenza e non cambierebbe nulla perché in caso contrario non ce lo lascerebbero fare.
All’inizio votavo per il partito che più sembrava affine alle mie idee e ai miei progetti. Poi ho votato per i meno peggio. Infine per chi prometteva di spazzare via tutto questo marciume e ricominciare da capo….consapevole che il voto non è solo un diritto ma soprattutto un dovere. Ora ho preso coscienza, a malincuore, che il mio dovere è solo quello di non votare per non essere complice di una classe politica corrotta e schiava dei grandi poteri.
Buongiorno e buona e santa domenica, Magdi e tutti voi. La mia riflessione è semplice e laconica: io non andrò a votare. La motivazione è la seguente: ogni voto è un chiaro sostegno a questo perverso sistema di potere che DEVE crollare. Punto. Non solo questa verità l’ho compresa da tempo, ma ora è subentrata una forte frustrazione in me, nella consapevolezza che per ottenere dei risultati bisogna anche avere il coraggio di compiere atti drastici. Posso dire, ormai, di aver acquisito un certo rigore e una forte determinazione ad agire. Invito pertanto tutti a fare anche loro la mia stessa scelta.
Buongiorno a tutti e Santa Pentecoste!
Io andrò a votare, perché non credo nell’astensionismo in alcun campo e voglio esprimere il mio parere in maniera chiara e inequivocabile: non votare alcun partito del presente arco costituzionale. Alle comunali voterò una lista civica che presenta una persona che conosco, che ostacola i disvalori della sinistra. Alle europee non ho ancora deciso: votare il partito contro globalizzazione, Nato, UE, OMS, Euro o rifiutare la scheda.