Ode alla bellezza del creato. (Ascolta la POESIA con la voce dell’autore)

Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno

Gli uomini guardano raramente il cielo
la meraviglia divina dell’immenso
regno del mistero anticamera dell’infinito
ne pronunciano con rispetto il nome
il miracolo dei pianeti
quelle fiammelle brillanti che pare
siano ferme
nell’universo delle costellazioni
finché non sei vicino
e allora vedi che si muovono
in orbite ellittiche
di migliaia di chilometri
come i drammi degli uomini
più sono lontani e più paiono solo
dei segni tutti uguali nel cielo
siano questi pescatori dell’oceano in tempesta
o viaggiatori vagabondi del pianeta
in cerca di un momento di tregua
o anime solitarie in un rifugio fra le montagne
o parte viva di una folla indistinta
nascosta al rumore silenzioso della moltitudine
o qualche pellegrino incantato
dalla luce degli astri
le tue tele appaiono
dal campanile della pieve
con la stessa distesa di lumini
la stessa geometria di distanze
le stesse dimensioni dello spirito
avvicinandosi ad esse
la luce diventa fiamma
ardente angolo di visione cosmica
ebbre dei sentimenti
sature delle emozioni
profumate di interiorità
Le figure ivi rappresentate
sono poi spinte dalla voglia di celebrare la propria fede
con le membra rivolte verso l’alto
in adorazione
del sacro mistero
espresso dalla immensa bellezza del creato

***

Foto di copertina: tela di Stefano Cianti (Serie Umanità Interiore)

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