Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno
Sulla piazza suddivisa in striminzite aiuole,
Dove tutto è corretto, gli alberi e i fiori,
Gli asmatici borghesi soffocati dall’afa,
Portano, il giovedì sera, le loro stupide
invidie.
(Arthur Rimbaud)
Gli ulivi millenari della piana inondano di luce
La campagna
Nell’estasi di virgulti
E di canne fruscianti
La terra bruna e ferace profuma di limpida
primavera
Uno stuolo di gabbiani conversa chiassoso
Su uno scoglio affiorante
Davanti ai colori increspati del mare
Acqua generosa
Silente
Che dipinge d’azzurro l’orizzonte del cielo
Magici frammenti di speranza
Costeggiano curiosi gli arabeschi dorati della riva
Vorrei fermare il tempo
Godere per un attimo
Di remote memorie
Ripensare a passioni mai spente
Sensazioni intatte
Emozioni
Irripetibili
Planare adagio senza rumore
Fra i cespugli delle dune
Ritrovarmi in segreto
Dove volano smarriti i cormorani
Attendere le prime nuvole rosate del tramonto
E raccontare al mondo
Con un filo di timida meraviglia
E un alito di tenue nostalgia
La arcana favola
Di un angolo nascosto di paradiso
I gabbiani sono uccelli molto socievoli, amano
stare in gruppo e, in generale, si trovano
lungo le coste, i laghi o le spiagge. Si
prendono cura l’un l’altro avvisando quando
c’è un pericolo, e anche se c’è cibo nelle
vicinanze. Questi uccelli instaurano una
relazione di comunicazione molto stretta fra
loro, che si manifesta principalmente nei loro
atteggiamenti, chiamate e movimenti.
Tutto è collegato: l’interazione tra loro, la
scelta della coppia, la protezione del
territorio. Sono uccelli con un’organizzazione
eccezionale. (www.myanimals.com)
E anche i gabbiani amano talvolta ritrovarsi
in gruppo (come amano spesso fare gli
uomini) per conversare, scambiarsi
esperienze e godere insieme degli angoli di
paradiso offerti dalla riva, dagli scogli e dalla
distesa del mare…