Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno
Si fa notte sul cielo della campagna di casa
La luce se ne va
Tiepida
Distesa sotto coltri di nuvole scure
Gravide di pioggia
Fugge da questo giorno senza vento
Nell’incantesimo della bruma
Accarezza la terra assorta fra filari di pioppi
Nudi custodi di candidi tratturi intrecciati ai bordi del campo
Nel tormento di zolle ancora lucide della lama
Inesorabile dell’aratro
Immagino il placido
E silenzioso fascino della luna
Dietro il muro di nebbia dell’imbrunire
Così si muove insonne
Quest’anima stanca
Abbandona angoli azzurri
Insieme ad un vivido ricamo di ali
Mentre echi indistinti di lontani latrati
Intonano nenie meste intrise di umani rimpianti
Un raro sciame di desideri si incammina pigro
Rassegnato
Nell’immortale ruota del tempo
Verso il solenne letargo dell’inverno
L’immagine di uno sguardo amoroso
Si staglia sul magico profilo di cumuli fulgenti
Sommesso
Mormora un mare distante
Il fragore delle onde giunge smorzato
Sfumato
Come il profumo lieve
Delle ultime rose