Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista JAMA ha evidenziato che, nell’arco di dieci anni, l’industria farmaceutica e quella dei dispositivi medici hanno erogato oltre 12 miliardi di dollari in compensi ai medici. L’indagine ha mostrato che sono stati registrati 85.087.744 versamenti per un ammontare complessivo di 12,13 miliardi di dollari, interessando 826.313 medici, pari al 57,1% degli operatori sanitari in 39 differenti specializzazioni. I principali beneficiari sono stati i chirurghi ortopedici, i neurologi, i psichiatri e i cardiologi, mentre i chirurghi traumatologici e pediatrici hanno percepito somme inferiori. I farmaci che hanno generato maggiori profitti sono stati gli anticoagulanti Xarelto ed Eliquis, insieme all’immunosoppressore Humira. Per quanto riguarda i dispositivi medici, i maggiori introiti sono derivati dai sistemi di chirurgia robotica come il da Vinci Surgical System e Mako SmartRobotics, oltre al CoreValve Evolut, una valvola cardiaca. Il cardiologo Dr. John Mandrola, autore di un articolo su Substack e coautore dello studio, ha chiarito che questi pagamenti ai medici hanno un fine preciso: il marketing. Egli afferma che, se tali contributi non fossero efficaci, l’industria non investirebbe miliardi in questi versamenti.