Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno
Ancora i naviganti dl cielo temono
La lucente cintura di perle
Del gigante guerriero
E inseguono nella notte
La paura atavica della tempesta
L’angoscia della minaccia latente
Il dolce
Suadente richiamo di Diana
L’inganno fatale di Apollo
Il mito antico della celeste bellezza
Il furore cieco
Dell’amore
La passione disegnata nel firmamento
Che ancora rifugge
L’incedere maestoso e solenne dello Scorpione
Milioni di stelle lontane
Preziose costellazioni
Fiaccole di paradiso
Distese nella volta dell’universo
Fuochi distanti e solitari
Pensieri intrecciati di desideri
Anelli di immensità
Specchiati nell’acqua dell’oceano
Oggi tacciono ormai le sfide degli Dei
Immobili e immortali
Pare ci sia solo pace
Nel silenzio dell’infinito
Restano nel cielo
Questa trapunta dorata
il mistero fiammante di tutta quella luce
Il volto umano della speranza
Unita a frammenti di carità
Il segno marcato di qualche lacrima stupita
Il tremore della solitudine
Gli sguardi rivolti al cielo
Cantilene di litanie senza risposta
Un inchino pietoso
E il sospiro velato di una preghiera
Ricamata nell’alba della primavera delle stagioni
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Carissimo Giorgio
mi piace ritrovare spesso nelle tue poesie il riferimento agli elementi della Natura che ci avvolge e che mette ordine nelle nostre vite talvolta confuse e disorientate! Rivolgere lo sguardo al cielo rasserena l’animo e sazia il nostro spirito.