Sta crescendo l’uso dei social media tra gli adolescenti per autodiagnosticare disturbi di salute mentale. Ciò sta suscitando preoccupazione tra genitori e esperti che esortano a rendere più accessibili le cure adeguate. Uno studio effettuato di recente dall’EdWeek Research Center ha evidenziato che il 55% degli studenti ricorre ai social media per cercare di identificare autonomamente le proprie condizioni psicologiche, mentre il 65% degli insegnanti osserva tale tendenza nelle proprie aule. Questa pratica di autodiagnosi dilettantistica può condurre gli adolescenti a fraintendere i propri sintomi e a intraprendere percorsi terapeutici o ad assumere farmaci inappropriati. Uno studio del Pew Research Center ha inoltre rivelato che il 95% degli adolescenti possiede uno smartphone, e circa il 60% fa uso di piattaforme social come TikTok.