SEGRE: “L’assurda tesi di alcuni scienziati australiani: l’umorismo è un pericolo per la democrazia”

Cari lettori: mi dispiace se nelle pagine del sito “casadellacivilta.com” si sia sparso umorismo e sarcasmo. Le mie scuse! Se avessi saputo che gli scienziati sociali Jordan McSwiney e Kurt Sengul hanno trovato l’uso dell’umorismo e del ridicolo come attacco insidioso alla democrazia, avrei consigliato sicuramente a Magdi Cristiano Allam e al suo vignettista, Alex Di Gregorio, di evitare anche qualsiasi traccia di sarcasmo o umorismo nel sito!

Secondo gli autori, forze malvagie di estrema destra hanno inventato una tecnica discorsiva nuova, innovativa e sovversiva chiamata umorismo .

È ampiamente accettato che gli attori contemporanei di estrema destra, siano essi partiti, movimenti o attivisti, sono esperti mediatici ( Wodak 2021 ) che impiegano una serie di strategie di comunicazione innovative per sfruttare il panorama politico altamente mediatizzato e ibridato. Negli ultimi tempi un focus particolare è stato l’uso efficace dell’umorismo e dell’ironia come parte della strategia sui social media dell’estrema destra ( Greene 2019 ).

L’umorismo è usato insidiosamente:

L’umorismo e la risata hanno potenti funzioni sociali. Attraverso la condivisione di una battuta, l’umorismo può avere un impatto positivo sulla coesione sociale, generando sentimenti di divertimento attraverso le risate condivise. [ molto pericoloso per la democrazia – IC ] Genera coesione e solidarietà di gruppo in modo divertente e giocoso. Come forma di retorica affettiva, l’umorismo può persuadere o allineare, facilitando la cooperazione sociale unendo gli interlocutori.

Stiamo cominciando a vedere quanto sia pericoloso l’umorismo perché la risata può tenere uniti i gruppi sociali, il che è totalmente inaccettabile. Gli autori continuano, essendo assolutamente seri e al limite del pomposo:

Ma l’umorismo può essere utilizzato anche per dividere ed emarginare, costruendo e mantenendo distanze sociali e disuguaglianze. Sotto forma di ridicolo, l’umorismo serve a “prendere di mira, disciplinare, emarginare e alienare gruppi e individui che sono altri”. L’umorismo può quindi essere sia pro che antisociale: si può “ridere con gli altri e degli altri”. In tal modo, l’umorismo può favorire contemporaneamente una maggiore affiliazione sociale con il gruppo interno e una maggiore distanza sociale rispetto ai gruppi esterni, e quindi svolge un ruolo attivo nel mantenimento dei confini. Attraverso rappresentazioni negative dell’Altro, definendolo buffonesco, pericoloso, inferiore e simili, l’umorismo esclusivo riproduce e normalizza le gerarchie sociali . Tali scherzi funzionano per supportare nozioni e strutture di esclusione indipendentemente dall’intenzione di chi racconta la barzelletta. In una società coloniale come l’Australia, dove le disuguaglianze storiche e attuali derivano da sistematiche gerarchie razziali e di genere, l’umorismo escludente lungo tali linee naturalizza queste relazioni sociali diseguali .

Si scopre che l’umorismo rende i materiali più accessibili al pubblico neutrale:

In questo caso, l’umorismo aiuta l’estrema destra ad ammorbidire il proprio contenuto ideologico, disattivando i confini sociali e rendendo i propri materiali più tangibili per il pubblico non di estrema destra.

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