Forse dovevo nascere in altre epoche, tempi di dame e cavalieri. E anche di menestrelli che di castello in castello cantavano storie d’amore.
(Marcello Vitale)
Trovatore di queste valli
Le note della vita
Nel vento delle nuvole
Del cielo di Provenza
Muovono piano
I tuoi capelli chiari
Scopro adagio
Quasi per non svegliarne l’incanto
La tenue carezza
Del mite profumo di lavanda
Le montagne sfidano il sole
Testimoni
Della luce del mattino
Trovatore di queste valli
Cammini fra la folla della festa
E batti il ritmo e
La malinconia di questo giorno
Il flagello antico dell’angoscia
La poesia delle tue storie
Fra gli angeli che fuggono
E scompaiono fra gli alberi
Fin su nelle pietraie del silenzio
Fin su dove la neve
Imbianca le cime
Nel vento delle nuvole
Del cielo di Provenza
Trovatore di queste valli
Aedo musicante fra castelli e villaggi
Vai a toccare le stelle
In mezzo a questa gente
Accompagni poi gli sguardi dei commensali
Stanchi di fingere
Ubriachi di menzogne
Mentre canti la poesia delle note
Porti tutti con te
In questo deserto dell’anima
Fino all’oasi mitica del desiderio
Menestrello ignaro
Onda tiepida e morbida voce della tastiera
Nel torrente amico della speranza
Trovatore di queste valli
Cammini fra la folla
Travolto dalla passione del cavaliere
E batti il ritmo e
La malinconia di questo giorno
Trascini oggi
La danza lieta i sentimenti
Lontani nel tempo e nello spazio
Ricordi l’amore di una donna
E sfiori nel ricordo la follia del rimpianto
Trovatore di queste valli
Scompari fra la folla
Come uno di quegli angeli
E porti più su
In alto
Dove l’aria è più fine
E il respiro più lieve
Il ritmo e la malinconia
Di questo giorno
*
Tutti gli uomini, da Adamo in giù fino al calzolaio che ci fa i begli stivali, hanno nel fondo dell’anima una tendenza alla poesia. [Dalla Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo] (Giovanni Berchet)
Foto di copertina: “Carlo Benvenuto”