Sono stata condannata in due processi con tematiche simili tra di loro. La condanna è di terzo grado. Nel primo processo sono stata condannata per aver affermato che il movimento LGBT tende a diminuire lo stigma contro la pedofilia. Ho dimostrato che nella storia del movimento ci sono innumerevoli episodi di forte simpatia per le relazioni intergenerazionali, e richieste di abbassamento dell’età del consenso, ma è stato ritenuto irrilevante. Uno dei punti a favore della mia tesi nel primo processo è costituito anche dalle affermazioni dell’intellettuale italiano Mario Mieli, osannato in innumerevoli siti LGBT, intellettuale morto suicida, che mangiava gli escrementi suoi e del suo cane in spettacoli pubblici, che offrì un pane alchemico impastato con escrementi e sperma, e che progettava un mondo dove, cito testualmente “noi checche rivoluzionarie, noi faremo l’amore con i vostri bambini. Ha scritto Elementi di critica omosessuale e a lui è intitolato un circolo che riceve denaro pubblico. Su Mario Mieli è fondato il secondo processo con relativa condanna. Ho mostrato come nel suo libro lui affermi come il rapporto con il bambino e l’incesto dovrebbero essere non solo permessi, ma raccomandati, e che occorre combattere con tutte le forze coloro che si oppongono, chiamati canaglia reazionaria, e che il fatto che un circolo intitolato a suo nome riceva finanziamenti dallo stato sia una propaganda alle sue idee. I giudici mi hanno spiegato che sono una sciocchina. Elementi di critica omosessuali è descritto nella sentenza come “di un’opera certamente complessa, che affronta il tema della liberazione dell’eros da molteplici punti di vista: filosofici, psicanalitici, culturali, sociali e finanche economici, essendo evidente il legame che l’autore stabilisce tra repressione sessuale e sistema capitalistico.”
Riporto frasi del libro
Istigazione all’abuso su minore e apologia della pedofilia.
Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro.
Istigazione all’incesto
“il padre si (rap)presenta come Persona decisamente eterosessuale e rifiuta contatti erotici aperti con il figlio (il quale invece desidera «indifferenziatamente» e quindi desidera anche il padre), così come gli altri maschi adulti, in forza del tabù antipederasta, rifiutano rapporti sessuali con il bambino. In modo analogo, la madre e le donne adulte rifuggono dai rapporti sessuali con la bambina.
Istigazione alla ingestione e manipolazioni di feci: contagio doloso di malattie.
L’ingestione della merda svela il significato simbolico di molte cose e permette di cogliere chiara la profondissima influenza esercitata su di noi dalla pubblicità… Del coito anale, gli eterosessuali maschi temono anche l’aureola escrementizia…anche per quel che concerne la merda, al di là del ribrezzo repressivo sta un ricco godimento.
Sado masochismo Istigazione alla lesione dolosa del consenziente
La rivoluzione sarà anche liberazione (pro)positiva del sadismo e del masochismo e la comunità libera in cui i desideri masochistici e sadici si esprimeranno apertamente e si scopriranno trasformandosi…
Istigazione al reato di abuso su cadavere, e potenzialmente anche di epidemia dolosa.
Non possiamo raffigurarci l’importanza del contributo fornito alla rivoluzione e all’emancipazione umana dalla liberazione progressiva del sadismo, del masochismo, della pederastia propriamente detta,della gerontofilia, della necrofilia, della zoocrastia, dell’autoerotismo, del feticismo, della scatologia, dell’urofilia,dell’esibizionismo, del voyeurismo ecc.
Unione anti pedofilia è il nome dell’associazione che sto fondando. Con il termine pedofilia intendiamo una perversione che consiste nel desiderare corpi impuberi e menti ancora troppo immature per poter giostrare con qualcosa di complesso, di magnifico ma anche potenzialmente pericoloso oppure semplicemente orrendo, come la sessualità. La parola perversione significa letteralmente aver perso il verso, aver perso lo scopo. Lo scopo della sessualità è creare la vita della generazione successiva attraverso il piacere, un piacere con uno scopo magnifico e che unisce due persone di sesso diverso, quindi complementari sia nella mente che nel corpo. La pedofilia quindi è una deformazione della mente, in molti casi si traduce poi in un atto del corpo, un abuso. Il termine però indica semplicemente una deformazione della mente, e non può quindi essere reato. È una deformazione della mente che spesso si accompagna ad altri tratti patologici come il narcisismo o il sadismo. Come ogni situazione mentale, perché la pedofilia è una situazione mentale, può essere corretta e modificata, oppure può essere accentuata e scatenata. Il cervello è plastico. Le neuroscienze lo hanno dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio. Anche la cosiddetta omosessualità non è genetica e nasce nella mente e anche quella può essere esasperata o risolta. Chiunque affermi che la pedofilia è immodificabile sta semplicemente mentendo, oppure sta facendo un’affermazione ascientifica perché non ha nessuna idea di cosa sia la plasticità del cervello. Forse dovremmo piantarla di far dirigere il mondo a gente con mentalità ascientifica. Discorso analogo vale per la cosiddetta omosessualità e per la cosiddetta disforia di genere. Al momento attuale chi si dichiara attratto dai bambini non può essere perseguito: non è stato perseguitato Mario Mieli, non sono stati perseguitati coloro che pubblicizzano il suo libro, non sono stati perseguitati gli intellettuali francesi che nel 1974 l’appello dei pedofili per l’abbassamento di tale consenso, non sono stati perseguitati gli appartenenti all’associazione NALBLA, associazione nordamericana per il cosiddetto amore intergenerazionale, non sono stati perseguitati i redattori del Journal of Homosexuality per aver pubblicato numerosi articoli a favore di rapporti tra adulti e bambini, raccolti in un libro che si intitola Male Inter-Generational Intimacy: Historical, Socio-Psychological, and Legal Perspectives («Intimità intergenerazionale maschile: prospettive storiche, socio-psicologiche e legali»), redatto da diversi autori, tra cui l’avvocato olandese Edward Brongersma che si definisce lui stesso pedofilo questo è un errore gravissimo, perché nel momento in cui comunica di essere attratto da bambini sta facendo apologia di pedofilia. L’apologia di pedofilia è condannata dalla convenzione di Lanzarote che l’Italia firmato, ma non è ancora un reato.
Per questo Mario Mieli può scrivere serenamente nel suo libro: noi checché rivoluzionarie noi sì che possiamo sedurre vostri bambini, noi possiamo fare l’amore con loro, senza che nessun giudice ci trovi nulla di riprovevole e con innumerevoli siti LGBT che dichiarano quanto è magnifico questo libro, imperdibile per ogni gay. Nel Vangelo sono scritte parole durissime contro chi scandalizza questi piccoli: meglio una macina al collo. Gesù non sta parlando dell’abuso su minori: quello è già condannato nel sesto comandamento, non commettere atti impuri. Sta condannando anche solo parlarne. Sta condannando anche il fare pubblicità, o film, o allo scrivere libri, fumetti dove può essere bambino Ceresa. Mentre bambino e piena di sensualità, ma la sessualità è completamente assente. È la terrificante confusione tra sessualità sessualità bambino ha bisogno di concentrarsi sulla propria crescita, bisogno di concentrarsi sui pilastri che deve mettere in età infantile che leggiamo sua vita. Il cosiddetto consenso è semplicemente prostituzione relazionale. È spiegato benissimo nel libro Male Inter-Generational Intimacy: Historical, Socio-Psychological, and Legal Perspectives («Intimità intergenerazionale maschile: prospettive storiche, socio-psicologiche e legali»),. Il complemento oggetto dell’atto pedofilo e sempre un bambino disorientato, povero, se trattati, che abbia un bisogno disperato di accudimento. Quest’accudimento viene offerto in cambio di prestazioni si favorì sessuali.