25 novembre 2022 – Un Codice di deontologia medica rinnovato e al passo con i tempi, che metta al centro la professionalità dei camici bianchi e il rapporto col paziente ma faccia anche tesoro della lezione della pandemia, a partire dal ruolo dei vaccini: i medici non potranno infatti non riconoscerne il valore scientifico e, di conseguenza, non potranno sconsigliarne l’utilizzo.
Verso nuove regole deontologiche per i medici
La Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) ha avviato i lavori per la revisione delle regole deontologiche della professione e proprio la questione legata all’utilizzo dei vaccini quale norma deontologica acquisterà uno spazio importante.
Ad anticipare quali saranno le novità del Codice in versione rinnovata è il presidente della Fnomceo Filippo Anelli, in occasione di una due giorni di confronto a Roma sul tema con il convegno “Una nuova deontologia per il nuovo ruolo del medico”.
Nel Codice saranno introdotti articoli sui vaccini
Con la revisione del Codice di deontologia medica, alla quale si sta lavorando, ha chiarito Anelli, «saranno innanzitutto introdotti degli articoli relativi ai vaccini e alle vaccinazioni: i vaccini rappresentano un fondamentale strumento di prevenzione ed i medici non potranno disconoscerne il valore scientifico. Conseguentemente, il medico non può sconsigliarne l’utilizzo».
Medici non potranno non effettuare la somministrazione dei vaccini
Se dunque i medici «verranno chiamati a partecipare a campagne vaccinali – ha sottolineato – non potranno non effettuare la somministrazione degli immunizzanti». Rispetto invece alla condotta dei singoli camici bianchi, ha precisato Anelli, «il Codice non può prevedere un obbligo di vaccinazione, poiché questo sarebbe in contraddizione con il dettato costituzionale sulla libertà individuale».
Per il futuro un medico che valuti anche l’influenza ambientale sulla persona
Ad ogni modo, i vaccini e la loro centralità entreranno nel Codice deontologico ed i medici non potranno non tenerne conto. Ma sono anche altri i temi sui quali è aperta la discussione. «Per il futuro – ha continuato Anelli – puntiamo ad una nuova figura di medico che non curi solo la malattia ma l’intera persona, considerando anche l’influenza ambientale. Il concetto di salute, infatti, è cambiato ed oggi non si parla più soltanto di salute fisica e mentale, ma anche di salute in relazione all’ambiente ed al mondo animale. È quella che viene definita l’ottica One Health, che andrà evidenziata anche nel nuovo Codice».
Il nodo della corsa della tecnologia
Un altro nodo è legato allo «sviluppo abnorme» della tecnologia, della robotica e dell’intelligenza artificiale. Si tratta di sviluppi della ricerca e della scienza indubbiamente importanti e che possono apportare miglioramenti al mondo della sanità e della medicina, tuttavia «la tecnologia non può essere sostitutiva del medico e nessuna intelligenza artificiale può sostituire il rapporto medico-paziente riducendolo ad un algoritmo, come sta già accadendo in alcuni Paesi». In quest’ottica, ha ricordato Anelli, «è importante, anche deontologicamente, considerare il tempo dedicato all’ascolto e alla visita del paziente e va superata la visione aziendalistica del tempo come costo legato alla produttività. È una nuova visione da integrare anche nei contratti di lavoro». Si tratta, insomma, di «un cambio di paradigma che richiede parallelamente una formazione mirata, con corsi di laurea innovativi».
Nuovo Codice entro il 2024
Al via dunque una «grande riflessione» che porterà al nuovo Codice entro il 2024. L’attuale versione è del 2014 e della revisione si occuperà una consulta ad hoc, con il coinvolgimento dei vari Ordini sul territorio.
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Grandissima Marialuisa! Hai sintetizzato in breve il succo del discorso schwabberiano e soci annessi e collusi, ordini collassati sul credo Pharmagorico pagante e sul grido :credere, obbedire, vaccinare. Tutti con anelli al naso.
Tutti responsabili e nessun colpevole.
Un obbligo personale non imponibile ma che di fatto ti obbliga a vaccinare e tacere lo stesso, pena il dimettersi e perdere il lavoro o il processo della sacra cupola medica.
Il valore dei vaccini nel codice? Come quello dei farmaci. Questo per altro indimostrato veramente, e senza ombra di dubbio, spacciato per verità dogmatica.
A cui presa la china, seguirà l’obbligo di aborto,
di eutanasia di eugenetica, di eliminazione anziani costosi ed improduttivi, obbligo di mutazioni di sesso, ecc. tutto a tutela del paziente, cioè del feto abortito? del malato grave, dell’anziano, specie se povero, del bimbo o ragazzi infelice in crisi di crescita?
Quindi il medico o si piega e va contro la propria coscienza e vaccina o se ne va? e perde il lavoro? Ottima rivisitata ottica nazista.
Ottica One Health? Anelli segue bene la lezione. Dimettersi no? Solo su tecnologie digitali e A. I. ha dei dubbi, solo perché tems che la macchina lo cacci. In definitiva anche una macchina è piu’ intelligente di lui e molti suoi simili.
#anellidimettiti.
Nulla di nuovo, il Presidente Anelli si è limitato a trascrivere ciò che la legge Lorenzin del 2017 prevede: è vietato criticare o sconsigliare la vaccinazione. Qualunque essa sia. Ovviamente non è così in campo veterinario, in cui un medico prima di vaccinare un cane può chiedere di eseguire un esame sierologico, al cane, per valutare l’opportunità o meno di vaccinarlo. La scienza medica oramai si applica solo agli animali. Con le persone invece, i medici sono degli animali.