Corriere della Sera, 23 agosto 2022
di Paola De Carolis
Il costo della vita raggiunge ‘’la stratosfera’’. L’aumento di luce e riscaldamento in Gran Bretagna ha portato a una correzione delle stime sull’inflazione, che stando alle analisi di CitiGroup nel gennaio 2023 potrebbe arrivare al 18,6%. Se il primo giro di incrementi nelle bollette verrà reso noto venerdì, gli esperti prevedono che per un’abitazione media i costi passeranno da circa 2.000 sterline (2.350 euro) annue, che è il livello attuale, a quasi 4.000 a ottobre, 4.500 a gennaio e circa 6.000 ad aprile. In primavera i cittadini potrebbe quindi dover pagare tre volte quanto pagano ora per l’energia di casa.
Sono parametri che nel Regno Unito riportano allo spettro degli anni 70 e la settimana di tre giorni introdotta da Harold MacMillan per razionare l’energia. La crisi allora era causata dagli scioperi dei minatori: questa volta tra i principali fattori c’è la guerra in Ucraina, ma in Gran Bretagna la situazione è aggravata dal vuoto politico che si è creato con la fine del mandato di Boris Johnson. Già da tempo le società energiche e i gruppi per i diritti dei consumatori esortano il governo ad agire subito. Downing Street invece sottolinea che non ci saranno misure prima dell’arrivo del nuovo premier, il 5 settembre (quando sarà annunciato chi ha vinto tra Rishi Sunak, ex cancelliere dello Scacchiere, e Liz Truss, attuale ministra degli Esteri).
Con l’aumento del costo della vita e dell’inflazione sembrano inevitabili nuovi interventi della Banca d’Inghilterra sui tassi, che impoveriranno ulteriormente i sudditi di Sua Maestà. La contrazione dell’economia trascina il Paese verso una recessione che, stando alla banca, durerà più di un anno. Tra i cittadini comincia a serpeggiare il panico: più di 100 mila persone hanno aderito al «Don’t pay UK», un’iniziativa di protesta tra i cui obiettivi c’è quello di non pagare le bollette. Covid e Brexit, in aggiunta, hanno messo in crisi diversi settori: nei supermercati scarseggiano prodotti di prima necessità. Manca chi raccoglie frutta e verdura così come i camerieri e gli infermieri stranieri.
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